Nell’anno sportivo 2024 la squadra under 12 sotto la guida del tecnico Livio Quatrini ha giocato 18 partite di campionato che è un numero enorme considerando la categoria.
Di queste partite quattro sono state vinte, tre sono state pareggiate e undici perse; i punti fatti sono stati 190 e i punti subiti sono stati 212.
Questi i freddi dati.
Nella rosa dei giocatori veramente Under 12, in ordine di età, avevamo Capannella Lorenzo che è il più piccolo, arrivato a campionato iniziato, poi Pelagalli Antonio, che l’anno passato aveva fatto spesso il batboy e talvolta era entrato in partita, poi Saccone Samuele, Barghini Alba, la ragazza più piccola e grintosa della squadra (novembre 2014), poi la ragazza con tante treccine: Mara Dei.
Il più anziano di gioco del gruppo, il capitano Faccenda Thomas, il più esperto di tutti perché aveva giocato alcune delle partite nell’anno precedente.
Verso la fine del campionato entra in squadra anche Pelagalli Lucia. La Prima base è Stella Claudiani.
Un ragazzo che abbiamo potuto utilizzare come lanciatore perché in età e che quindi poteva lanciare è Cristiano Barella che però alla fine del campionato ha rinunciato perché, soprattutto, attratto dal calcio.
Di tutti questi giocatori quelli che avevano un’esperienza di gioco, anche se minima, erano Pelagalli Antonio, Saccone Samuele e Faccenda Thomas: questi erano gli Under 12 puri, quelli che potevano anche lanciare.
La squadra ha giocato, come da regolamento, anche con alcuni giocatori in deroga, vale a dire giocatori che hanno quasi 13 anni ma che non potevano occupare il ruolo di lanciatore, giocatori però non sempre presenti perché facenti parte della categoria under 15, come per esempio Cabrera Gomez Roniel e Mazza Vittorio.
Pur essendo di 13 anni hanno invece sempre giocato con noi Under 12 Capponi Matteo Giovanni, Barberi Gabriele e Philip Bright, tesserato c’era anche Pierangeli Leonardo che però è stato più assente che presente.
Come ha giocato la VITERBO STELLA CARNI UNDER 12 quest’anno? Abbiamo giocato con una squadra di ragazzi e ragazze che non si conoscevano, che non conoscevano il baseball ma che avevano voglia di divertirsi insieme. Certo c’erano alcuni che avevano giochicchiato l’anno precedente, ma il grosso di quelli che erano Under 12 non avevano mai visto un campo o una palla o una mazza da baseball.
Quando siamo passati dalla palestra al campo da baseball sono rimasti a bocca aperta perché il nostro campo da baseball è un campo vero, con le misure 98-122-98 metri, e loro non si aspettavano una cosa di questo genere.
Io all’inizio ho faticato per cercare di formare una squadra, trovare ruoli e far imparare loro qualche rudimento del gioco del baseball ma in realtà ho puntato più a farli divertire.
Poi è arrivato qualche rudimento di tecnica e qualche regola, non parlo dell’infieldfly, ma di regole molto semplici. Come si mette il guanto, come si batte sono all’inizio tutte cose fuori dalla portata di tutti in una squadra che non ha mai giocato né a baseball né tantomeno insieme.
Quello che in realtà abbiamo tentato di fare, e pensiamo di esserci riusciti, è formare un gruppo, un gruppo di amici che alla fine è diventato anche un gruppo squadra. Certamente alla fine del campionato la nostra squadra non era più la squadra di Charlie Brown, perché già qualcuno aveva imparato come ci si comporta in certe situazioni e a sostenere la pressione quando si è in battuta o in pedana di lancio. Quello di cui andiamo fieri è che abbiamo creato un gruppo di amici in una squadra che comprendeva all’inizio ben cinque ragazzi e ragazze provenienti da varie case famiglie, ragazzi e ragazze che poi si sono poi amalgamati tra loro e sono diventati amici, alcuni molto amici tra loro. Detto questo, quello che abbiamo fatto e che possiamo riportare alla fine è che abbiamo svolto un’operazione importante dal punto dal punto di vista sportivo e anche sociale avendo fatto vedere un lato del mondo che questi ragazze delle case famiglia non conoscevano.
Come è stato possibile farlo così bene? Con una certa fantasia e fatica. Poi a un certo punto del campionato è entrata a far parte del gruppo dei tecnici dell’Under 12 Natalia Miccinilli con una grande esperienza di gioco del softball e anche del baseball che era stata una mia grande giocatrice in passato, Natalia per tutti questi ragazzi della Stella Carni Viterbo Baseball Under 12 è diventata un incredibile punto di riferimento per cui è stato molto più semplice per questo gruppo squadra cimentarsi intorno a noi tutti e, soprattutto per le ragazze, intorno a lei.
I nostri giocatori e le nostre giocatrici in ordine di età:
Cappannella Lorenzo, Pelagalli Antonio, Saccone Samuele, Alba Barghini, Mara Dei, Faccenda Thomas, Pelagalli Lucia, Stella Claudiani, Cristiano Barella, Pierangeli Leonardo, Capponi Matteo, Cabrera Gomez Roniel, Mazza Vittorio, Barberi Gabriele e Philip Bright.
I nostri tecnici:
Livio Quatrini, Natalia Miccinilli, Mauro Quatrini.